IMG_20160210_191414

Arte Fiera Bologna. “C’è chi dice sì, e c’è chi dice no”

Tutti gli anni la fatidica domanda: “Ma tu ad Arte Fiera Bologna ci vai o non ci vai?”

Lo ammetto, ultimamente la voglia è calata un po’ anche per me. Le solite voci di corridoio suggeriscono di non andarci: “Vedrai sempre le stesse cose…”. Eppure, chissà perchè, io ogni volta ci vado. Un po’ come succede per Sanremo: nessuno lo guarda ma poi tutti ne parlano…

Così anche per questo 2016 Arte Fiera l’ho raggiunta col giusto spirito, curioso e affamato.

Due padiglioni principali (il 25 e il 26), ed uno in particolare che interessa a me, quello dedicato al contemporaneo (il 25). E’ vero, qualcosa di visto e rivisto l’ho incrociato qua e là, ma non sono mancate alcune interessanti sorprese e soprattutto gli occhi appassionati di alcuni artisti e galleristi presenti ai loro stand. L’editoria all’ingresso della fiera, con lo stand della rivista Segno in posizione privilegiata per festeggiare i 40 anni di attività, ha introdotto abbastanza bene l’accesso alle esposizioni principali.
Il padiglione 32, suddiviso invece tra la sezione “fotografia”, “nuove proposte” e “solo show”, ha mostrato comunque una bella grinta, oltre le aspettative. Ma anche in questo caso meglio non fare di tutta l’erba un fascio. Ci sono state anche qui molte delusioni che per fortuna non hanno penalizzato chi invece nella giovane arte davvero investe e fermamente crede.

A dare comunque una bella sferzata di energia positiva ci ha pensato SetUp, con tante sorprese e molte novità.

Dunque nessuna specifica recensione questa volta, ma solo alcune riflessioni che meritavano di essere fatte in vista del prossimo anno e del consueto amletico quesito: “Ma tu ad Arte Fiera Bologna ci vai, o non ci vai?”

Testo e immagine di Laura Luppi